TESTIMONIANZA
DI STELLA







’’Il Signore è il mio Pastore e nulla mi manca’’.

(Salmo 23:1)


Pace a tutti, mi chiamo Stella ed ho 22 anni.

Ringrazio il Signore per come mi offre l’opportunità di raccontare ancora una volta ciò che Egli ha fatto per me.

Getta il pane sulle acque Non sono nata in una famiglia cristiana evangelica, ma alcuni miei zii sono convertiti da anni per cui, come siamo soliti fare noi cristiani, ogni volta che mi trovavo a casa loro, non tralasciavano alcuna occasione per parlarmi del Signore e di come Egli avrebbe potuto cambiare la mia vita.

Man mano che crescevo, però, cominciai a non frequentare più la loro casa con la stessa assiduità che in passato, così dimenticai quel Gesù del Quale essi mi avevano sempre parlato.



All’età di 13 ÷ 14 anni, conobbi un ragazzo un po’ più grande di me e, dopo un paio d’anni, ci mettemmo insieme.
All’inizio stavamo bene: egli era tutto per me, così come io ero tutto per lui.
Lo stare insieme a me lo aveva spinto a lasciare le cattive compagnie che aveva frequentato per il passato e a non far più uso di droghe, anche se leggere.
Giovani d'oggi senza scopo, senza guida, senza ideali

Intanto il tempo passava ed io crescevo in una vita spesa nel peccato, nel vizio e in tutte quelle attitudini che non piacciono al Signore e, tuttavia, a quel tempo non ne ero consapevole e, quindi, neppure me ne rendevo conto.

Tutto cominciò a cambiare quando una sera mia madre e mio fratello mi invitarono a seguirli in chiesa.

Oggi mi rendo conto che, in realtà, il Signore aveva già preparato gli avvenimenti perché io potessi conoscerLo personalmente ed essere salvata.

Meraviglioso amore di Gesù che non ci lascia neppure quando noi siamo lontani da Lui totalmente: mente, corpo e spirito. Egli, nel segreto, continua a prendersi cura di noi ed a preparare le opportunità perché noi possiamo ravvederci.

Quella sera, dicevo, sia il mio fidanzato che i miei amici non si resero disponibili e, siccome non avevo nulla da fare, decisi di accontentarli.

Ricordo che durante il servizio di culto ascoltai alcune testimonianza di persone che erano state cambiate dalla grazia di Dio e che dichiaravano enfaticamente che Dio aveva messo nei loro cuori una gioia indescrivibile; alcuni di loro erano in difficoltà serie, eppure gioivano.

Tutte quelle belle parole mi colpirono, ma, siccome per mia natura non sono molto disponibile a credere supinamente a tutto ciò che mi si dice, rivolsi una preghiera a Dio nel profondo del mio cuore senza pronunciare alcuna parola udibile, sicché nessuno potesse sentirmi e Gli dissi: «Gesù, se Tu veramente esisti e vuoi che io Ti segua proprio in questa comunità, dimmelo!»

Una sorella mi si avvicinò e mi rivolse queste parole: «Io sono il tuo Dio, seguimi! Nasconditi all’ombra delle mie grandi ali e non temere!»

Quelle parole mi sconvolsero e mi toccarono profondamente:

Nessuno aveva sentito quella preghiera!

Tutto ciò era inspiegabile per me, ma mi spinse anche a tornare in chiesa ed a cominciare a leggere un libro che fino ad allora non avevo mai neppure toccato: la Bibbia, la Parola di Dio.

Più leggevo, più cresceva il mio desiderio di conoscere il Signore.

La mia vita stava cambiando e la prima persona che se ne rese conto fu il mio fidanzato: ora i nostri interessi, i nostri desideri divergevano sempre di più ed io non riuscivo più a seguirlo in quella via in cui egli voleva persisteva ma che dispiaceva al Signore e che, inevitabilmente, mi coinvolgeva.

Così, dopo mesi passati a litigare, egli decise di lasciarmi.
Fidanzati che litigano

All’inizio, in verità, stetti molto male, ma poi cominciai ad assaporare un gradevole senso di libertà e mi rendevo conto che ormai per me stare con lui era diventato un laccio, … mi sembrava di essere incatenata!


Centro Comunitario di Roccamonfina
Centro Comunitario di Roccamonfina

Passò qualche mese da quell’evento e giunse il giorno in cui, insieme ad altri giovani della Comunità, dovevo recarmi al Centro Comunitario Evangelico di Roccamonfina che tutti siamo soliti definire in napoletano “o’ campeggio”, per trascorrere una settimana interamente dedicata allo studio e alla meditazione della Parola di Dio.

Bastò la prima riunione di culto a farmi comprendere che pregare e leggere la Bibbia, per quanto siano ottime attività spirituali, non sono però sufficienti per essere salvati.

Dovevo confessare a Cristo tutti i miei peccati e accettare Gesù come mio personale Signore e Salvatore.Ciò avvenne qualche giorno dopo; il Signore liberò la mia vita da ogni peso: Gli chiesi perdono ed Egli perdonò ogni mio peccato.

Gesù mise nel mio cuore pace e gioia, ma soprattutto la certezza della vita eterna.

Un ultimo messaggio desidererei inviare soprattutto ai giovani.

Non pensate affatto che vivere la nostra gioventù
con il Signore e per il Signore significhi vivere una vita grama, senza gioie e senza ambizioni; affatto!
La vita
col Signore è la vita più bella che si possa desiderare, anzi è proprio quella vita che noi tanto spesso sogniamo, senza mai realizzarla.
È una vita nella quale, pur nelle difficoltà quotidiane, ogni giorno è puntellato da momenti di una dolcezza infinita, di una gioia che ti pervade e che qualche volta vorresti far esplodere, passando, magari, per folle. È una vita nella quale puoi assaporare sempre quella pace dell’anima che ti viene dalla consapevolezza di essere nelle mani di Colui che può, vuole e sa proteggerti in ogni occasione.
(Ascolta il Salmo 23 riportato in fondo)

La vita per Gesù, poi, è una vita alimentata da uno scopo nobile ed eterno che travalica il tempo e lo spazio e si libra nell’eternità fin da oggi.

Ragazzi, ragazze, non rinunciate a questi tesori inestimabili che, grazie a Dio, io ho potuto scoprire e fare mio.


A Dio sol savio sia la gloria!


Salmo 23